#VistoDaVoi – Benedetta Follia

Da poco ho iniziato una collaborazione con appalcinema.it, partecipando alla selfie recensioni del progetto #VistoDaVoi. Le regole sono semplici: si guarda un film e si confeziona una breve video recensione con le impressioni a caldo, una volta usciti dalla cinema. Stavolta è stata la volta di ‘Benedetta Follia’, l’ultimo film di Carlo Verdone. Per sentire il mio parere e quello degli altri ragazzi in sala, il video lo trovate qui sopra. C’è anche una breve sinossi, per cui non mi dilungherò troppo sulla trama, arrivando subito al sodo spendendo due parole in più su una pellicola; nonostante non mi sia piaciuta, la ritengo meritevole di un approfondimento maggiore, per spiegare meglio il mio punto di vista.

Verdone fa uso di una comicità già vista, forse un po’ troppo stantìa. Ok, è nel novero degli attori (e registi) più apprezzati nel panorama italiano, una vera e propria istituzione, impeccabile ed elegante (forse troppo, a dire il vero). Si fa leva sullo stereotipo del veneto beone e sul burino romano: manca un napoletano che mangia la pizza e siamo a posto. Qualche sagacità sulle suore e sulla religione, senza tuttavia pungere davvero. Inevitabilmente torna in mente ‘The Blues Brothers’ con l’iconica scena della visita alla “Pinguina”: era il 1980. Perché, a parte qualche esempio eccellente, non si riesce a far ridere sul serio sull’argomento?

Dicevamo, la comicità appare datata, le battute telefonate e la trama pure: eppure la gente in sala ride. Perchè? Si parla di sessualità, dell’amore e di famiglia, mentre all’orizzonte un uomo – troppo abitudinario per affrontare la proverbiale crisi di mezza età – cerca di togliersi da una situazione grottesca creata da un divorzio inaspettato, che si avvicina sconvolgendo una vita perfetta solo all’apparenza. Temi importanti sui quali forse è meglio fare qualcosa di più che sorvolare: occorre entrare in profondità, portare avanti una tesi che faccia discutere, abbandonando quella via che vuole mettere tutti d’accordo.

Verdone invece sceglie la via più facile all’apparenza, quella che ogni padre di famiglia approverebbe. È chiaro che un trentenne non è l’interlocutore ideale al quale la pellicola intende rivolgersi. Non è a me che Verdone sta facendo l’occhiolino. Tuttavia, chiedere una trama che mostri un po’ di coraggio in più non è una benedetta follia.

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Informazioni su Shiri Clod

Romantico cacciatore di chimere perso nella fantasia. Nato con ogni probabilità nell'epoca sbagliata. Un «clown irlandese», proprio come voleva Joyce
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Una risposta a #VistoDaVoi – Benedetta Follia

  1. Francesco Castioni ha detto:

    Che bella recensione, grazie Shiriclod!!

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