Occhei, occhei…

Forse, dico forse, è tempo di preoccuparsi. Meteorologicamente parlando. E vabbè dai – continuavo a ripetermi – anche l’anno scorso in questo periodo c’era un tempaccio e gne gne gne. Ma sapete cosa vi dico? Ho finito le scuse. E non posso nascondervi la mia preoccupazione. Diciamolo: Moody’s c’ha declassato pure l’estate.

Ormai siamo a giugno e

perfetto, grazie signor Eddard

Ma qua siamo in piena crisi. Per esempio, ai metereopatici chi ci pensa?!?! E poi la fuori c’è gente che sta costruendo un’arca, qua mica si scherza, eh. E io stupido che mi avvicino e chiedo: «Cosa sta combinando signore?». «Lavoro anche per la tua salvezza, zozzone», che aspra risposta. «Pentiti!». E de che? Suvvia, sono un pezzo di pane. Certo non una pecorella purissima del gregge ma è tutta una strategia per durare di più, suvvia! D’altra parte, quando il figliol prodigo torna, il buon padrone sacrifica il vitello grasso. La mia strategia si basa sul fatto che se mi presento un po’ malaticcio mica mi mettono in pentola: a ben guardare il ragionamento fila. Non mi si venga a dire che adesso piove a causa della mia “pigrizia”. Ma allora perché? Sono tornati i Maya? Lo preferirei. Perché ho paura. Si signori miei, ho paura. Paura che tutto questo finisca. Già di tempo ce ne viene concesso poco, non può finire adesso.

No perché se nevica ad agosto come canta quella capra di Gigi D’Alessio allora espatrio su Marte. Io ve l’ho detto, eh.