IL PORNO IN TEMPO DI CRISI


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Ormai è un po’ dappertutto. Basta aprire un giornale oppure sintonizzare la televisione per guardare il telegiornale. Sempre lei, la crisi. Le ultime statistiche che ho visto riguardanti il lavoro giovanile mostrano come solo due ragazzi su dieci abbiano un impiego. Al di là del fatto che questo possa essere terrificante e preoccupante oppure soltanto un segno dei nostri tempi politici e consulenti del lavoro non fanno che ripetere che «i giovani devono inventarsi un lavoro», una frase che vuol dire tutto ma anche niente.

Inventarsi un lavoro. Proprio oggi, che ormai c’è già tutto? Discutendo in leggerezza con gli amici qualche idea viene fuori. E purtroppo a quanto pare ci sarà un’invasione di baretti sulla spiagge della Polinesia francese.

Non ci siamo, serve una bomba… Qualcosa di innovativo che abbia il sapore di qualcosa che già conosciamo. Quel giusto mix di tradizione e innovazione di cui parlano sempre i manager delle grandi aziende. Che cosa mai vorranno dire poi, vallo a sapere…

E mentre stai li a pensare a quale lavoro vorresti inventarti… proprio in quel momento ti arriva la folgorazione. Girare un porno. Ma non un porno qualsiasi, intendiamoci.

Mi sembra strano che nessuno ci abbia ancora pensato. Voglio dire, così facendo si potrebbe rivitalizzare un’industria che ormai produce prodotti stantii e uguali a sé stessi. Da qui, la mia idea di lanciare un porno/denuncia. Un prodotto in grado di andare oltre le tradizionali barriere del porno in grado di coinvolgere per davvero. Insomma, un porno con una trama.

Se ci pensate bene, è una grande idea: coniuga il più basico istinto per la ricerca del piacere lasciando anche un messaggio socialmente impegnato. Rispolverando il vecchio clichè della sexy segretaria. Ah, il fascino del bel visino che si nasconde dietro un paio di occhiali dalla montatura spessa e quadrata, un classico che non tramonta mai… Ma questa volta niente capo ufficio.

Ho già in mente la sinossi.

Siamo in un anonimo ufficio di un’anonima ditta o professionista che dir si voglia. La nostra segretaria sexy sta lavorando al computer. Si insomma pigia tasti a caso. All’improvviso qualcuno bussa; la porta si apre e il protagonista maschile entra nella stanza. Non è il classico pornodivo sicuro di sé, ma un giovane qualunque. Timidamente si fa avanti e dalla sua borsa estrae un foglio. Che cosa mai vorrà?

«Buongiorno», chiosa il nuovo arrivato, «sono un giovane neolaureato e sono in cerca di lavoro. Ecco, qui per portare il mio curriculum…».

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A questo punto, parte la scena madre.

La ragazza cedendo ai suoi istinti più bassi si alza e batte le mani sulla scrivania. L’impeto di aver riconosciuto in lui un compagno ideale le scombussola i capelli ben curati. Il suo volto è decisamente sexy e animalesco. Con un rapido gesto libera la scrivania (il montaggio in post produzione eliminerà eventuali rumori troppo sgradevoli, tipo il computer che crolla rovinosamente a terra) e dopo aver assunto la posa più provocante possibile mormora con fare languido: «Montami stallone insaziabile, montami!».

Il resto ve lo lascio immaginare.

Personalmente? Non male, d’impatto. Non credete anche voi?

Una sera cenavo con un mio amico e così per scherzo ho illustrato questa mia idea chiaramente bislacca. Lui mi ha guardato con quella sua espressione indecifrabile e dopo qualche attimo di riflessione ne s’è uscito con un: «Beh certo, potresti sempre intitolarlo “Colloquio orale”». Che dire, sono rimasto senza parole.

Adesso mi trovo qui, seduto alla mia scrivania a decidere se aprire i casting oppure no.

menestrellino

Informazioni su Shiri Clod

Romantico cacciatore di chimere perso nella fantasia. Nato con ogni probabilità nell'epoca sbagliata. Un «clown irlandese», proprio come voleva Joyce
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6 risposte a IL PORNO IN TEMPO DI CRISI

  1. Francesco Corcioni ha detto:

    fondamentalmente sei un cretino 🙂 ed è per questo che sei un genio! 🙂

  2. Martina Fraccaroli ha detto:

    Visto che mi devo inventare un lavoro…Io penso al catering, sia chiaro, un prezzo di favore.

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